venerdì 17 febbraio 2012

Anonymous, attacco alle autorità USA


Gli Anonymous hanno portato avanti una nuova ondata di attacchi contro l’ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement), prendendo in questo caso di mira il paese che ha promosso il trattato e che più di ogni altro è visto come responsabile delle possibili conseguenze che una eventuale approvazione internazionale comporterebbe. I DDoS sono andati a segno nelle ore scorse ed i “Tango Down” realizzati sono stati ancora una volta rivendicati e divulgati tramite Twitter.
L’elenco comprende consumer.gov, ncpw.gov (il sito dedicato alla National Consumer Protection Week) e business.ftc.gov. Curioso, in particolare, l’attacco affondato nei confronti del sito ncpw.gov, poiché la homepage è stata sostituita mostrando un video in lingua tedesca con immagini tanto ironiche quanto violente utili a ritrarre una caricatura di quel che potrebbe accadere se l’ACTA fosse approvata:



Per dimostrare la forza dell’attacco compiuto, i cracker hanno inoltre pubblicato in chiaro nomi, password, email ed altri dati sensibili carpiti dai server. Il tutto accompagnato con un messaggio conclusivo:
Non v’è alcun dubbio del fatto che l’ACTA sia più pericolosa e dannosa per i nostri diritti di quanto non lo fosse la SOPA. ACTA diffonde ulteriormente il contagio di un controllo più rigoroso sul copyright a livello mondiale, alle spese delle nostre libertà fondamentali e delle basilari libertà di parola, espressione e privacy.
Il movente che ha scatenato l’ennesima offensiva della “legione” è pertanto chiaro: l’ACTA. Ancora una volta.

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