giovedì 5 aprile 2012

Apple, la prima azienda da 1 trilione di dollari?


Apple continua ad avere un enorme successo sul mercato dei dispositivi mobile con il nuovo iPad e con l’iPhone 4S. Proprio grazie alle vendite dello smartphone, ed in aggiunta agli ulteriori progetti che l’azienda intende portare sul mercato già entro fine anno, gli analisti prevedono che l’azienda di Cupertino possa raggiungere unacapitalizzazione di 1.000 miliardi di dollari entro il 2014.
Gene Munster di Piper Jaffray ha rettificato al rialzo le sue stime, prevedendo che entro la fine del trimestre Apple venderà 33 milioni di iPhone e ciò incrementerà il valore della azioni fino a 910 dollari nei prossimi 12 mesi. Secondo Munster, nel 2014 Apple diventerà la prima azienda a raggiungere una capitalizzazione di mercato pari a 1 trilione di dollari.
Attualmente il valore di capitalizzazione della Apple è di circa 577 miliardi di dollari. In che modo l’azienda riuscirà ad aumentare questa cifra nei prossimi due anni? Secondo gli analisti, la risposta è semplice: Apple continuerà a vincere sul mercato mobile, gli investitori acquisteranno le sue azioni, mentre i concorrenti vedranno ridurre i loro profitti. [...] CONTINUA


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Microsoft rilascia la beta di Bing Desktop


Senza nessuna comunicazione ufficiale a supporto del progetto, Microsoft ha rilasciato la versione beta del software Bing Desktop. Come di deduce dal nome, l’applicazione consente di portare sul desktop di Windows il famoso motore di ricerca, principale antagonista di Google. Bing Desktop può essere scaricato gratuitamente dal Microsoft Download Center.
Al termine dell’installazione, Bing Desktop mostrerà tre opzioni, una delle quali permette di impostare come sfondo del desktop di Windows 7 la cosiddetta “immagine del giorno” mostrata sulla home page di Bing. Oggi, ad esempio, è stata pubblicata la foto della farfalla (o sfinge) testa di morto nello stadio larvale. Una seconda opzione consente di scegliere MSN come pagina da visualizzare all’avvio di Internet Explorer. L’ultima opzione, invece, imposta Bing come motore di ricerca predefinito nel browser Microsoft.
Il box di ricerca di Bing Desktop viene visualizzato al centro dello schermo, ma cliccando con il tasto destro del mouse sull’icona nell’area di notifica si può scegliere di spostare il box nella parte alta. Quando non viene utilizzato dall’utente, il box scompare per non coprire le altre icone presenti sul desktop. Per iniziare una ricerca, basta spostare il mouse sulla zona occupata dal box. Verrà mostrato il bordo inferiore, sul quale bisogna cliccare per attivare il box stesso. In alternativa, si può utilizzare la scorciatoia da tastiera “Windows + H”. [...] CONTINUA 

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mercoledì 4 aprile 2012

CaptchaTrader, guadagnare riscrivendo codici Captcha


CaptchaTrader

http://captchatrader.com/users/refer/AndreaD84/


Paga a 1 euro su paypal e 5 su amazon.
consiste nel tradurre codici captcha, che saltano fuori continuamente.
Se ci si mette d'impegno il payout è raggiungibile anche in 1 gg.
Un pò noioso ma funzionante :) Da provare!!

PlayStation 4: l’annuncio prima della Xbox 720


Con PlayStation 4Sony è assolutamente intenzionata ad arrivare in anticipo sulla concorrenza diretta e fare in modo che non si verifichi più lo stesso errore fatto al lancio della generazione corrente, quando PS3 vide un debutto posticipato rispetto alla Xbox 360 e fece inizialmente fatica a farsi largo sul mercato.
La notizia non è ufficiale, ma fonti interne al colosso nipponico avrebbero comunicato a VG247 che Sony è certa di poter anticipare il rilascio della nuova Xbox, conosciuta finora come Xbox 720. Per tale motivo, PS4 – nome in codice Orbis – dovrebbe giungere nei negozi poco prima del Natale 2013, mentre gli sviluppatori più importanti sarebbero già in possesso dei primi kit di sviluppo e attenderebbero anzi il mese di giugno per partecipare a degli eventi speciali organizzati dal gruppo proprio nel tentativo di aggiornarli sulla nuova piattaforma. [...] CONTINUA
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Flashback, su Mac il pericolo arriva da Java


Una nuova variante del trojan Flashback sfrutta una vulnerabilità Java scoperta su sistemi Mac. Lo ha reso noto la società di sicurezza cibernetica F-Secure attraverso il suo blog. Flashback è un trojan che originariamente era stato distribuito tramite immagini erotiche o contenenti materiale politicamente offensivo. Per essere più efficace è stato poi aggiornato per apparire come una finta distribuzione di un plug-in di Adobe Flash Player.
Il malware nello specifico scarica il suo materiale da siti remoti creando una backdoor nel browser dell’utente attraverso la quale le informazioni dello stesso vengono inviate a server remoti. Le precedenti versioni del file infetto miravano in particolare a vecchie vulnerabilità Java (CVE-2011-3544 e CVE-2008-5353), che sono state poi riparate da aggiornamenti successivi. La situazione però è nuovamente peggiorata e questa volta coinvolge unicamente gli utenti Mac. [...] CONTINUA

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Faceskin, esce il social nuovo network di Claudio Cecchetto


C’è spazio per ulteriori social network? Claudio Cecchetto pensa di si, così come ai tempi delle sue innumerevoli iniziative nell’ambito della musica pensava che ci sarebbe stato ancora spazio per nuovi cantanti e nuove radio. La sua convinzione ha un nome che, al di là dei meriti e dei contenuti, si è già imposto facendo leva sul carisma del fondatore e sui nomi già coinvolti: nasce così Faceskin, il social network che, in assenza di una formula identificativa migliore, è oggi semplicemente francobollato come “il social network di Cecchetto”.
Ed è lo stesso Cecchetto a dare una prima lettura del progetto per esplicarne il significato: «In rete ci sono tanti “motori di ricerca” che, basandosi su algoritmi anche sofisticatissimi, aiutano le persone a cercare in internet i contenuti che desiderano. Non ho mai visto però un “motore di ricerche” (con la “e” finale) che velocizzasse la navigazione in rete, basandosi sull’algoritmo di ricerca più intelligente del mondo: l’uomo». Questa, quindi, la finalità ultima a cui Faceskin fa appello: «dare la possibilità di trovare con facilità la maggior parte delle informazioni che stiamo cercando, di organizzarle e condividerle, in modo che quanto già fatto da altri possa essere a disposizione di tutti».
Dichiaratamente una “Social Search Community“, insomma. Un’esperienza nasce senza uffici, sull’impronta della “Virtual Company” che fa leva su esperienze e canali comunicativi informatici per legare assieme le varie competenze. Il tutto improntato su tre assunti che vogliono essere i punti d’appoggio fondamentali del network:
  • Ricerca: «Faceskin permette di registrare i link dei tuoi siti preferiti mentre stai navigando, per poi metterli a disposizone di tutti gli iscritti»;
  • Organizza: «Con Faceskin puoi organizzare le tue ricerche, salvandole per argomento, in modo che sia successivamente più facile ritrovarle»;
  • Condividi: «Le ricerche che hai salvato, le web-list, saranno disponibili per tutti gli iscritti».

Come funziona Faceskin?? Scoprilo... [...] CONTINUA



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martedì 3 aprile 2012

Carte di credito, l’allarme rientra


Non si tratta ancora di un cessato allarme, ma il problema sembra comunque ridefinirsi: l’attacco cracker che rischiava di mettere in pericolo fino a 10 milioni di carte di credito in tutto il mondo vedrebbe circoscritta la portata della fuga dei dati ed a distanza di pochi giorni dall’incidente la questione sembra quantomeno essere chiara e definita.
L’attacco è avvenuto ai danni della Global Payments, piccolo gruppo statunitense responsabile dei processi di trasferimento del denaro tra le aziende ed i titolari delle carte di credito. VISA e Mastercard sono rimaste coinvolte dal problema e, pur professando la propria estraneità alle vulnerabilità, non hanno potuto che ammettere il rischio corrente per i propri utenti. La Global Payments ha tuttavia avvisato immediatamente i due gruppi, ha notificato quindi l”attacco pubblicamente ed ha infine definito la situazione a mano a mano che gli approfondimenti consentivano di fornire nuovi dati ufficiali.


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Girls Around Me espulso dall’App Store


I-Free Innovations è stato costretto a rimuovere da App Store l’applicazione Girls Around Me dopo che qualche ora fa Foursquare ha reso impossibile la geolocalizzazione delle ragazze proprio tramite l’app. Lo sviluppatore ha tentato di difendersi sul Wall Street Journal, ma sono in tanti ad aver sollevato dubbi sulla possibilità che l’app per iOS incoraggi lo stalking.
Girls Around Me consentiva di combinare i servizi di geolocalizzazione di Facebook e Foursquare: il primo consente di effettuare il check-in della propria posizione, mentre il social network di Mark Zuckerberg veniva utilizzato dall’app per trovare le ragazze vicine alla propria zona. Il software dello sviluppatore russo cercava i profili Facebook aperti, i check-in effettuati nelle vicinanze e mostrava agli uomini su Google Maps le indicazioni utili a raggiungere quelle ragazze, fattore che pare aver incoraggiato i ragazzi a contattare le donne nei dintorni senza che queste avessero fornito alcun consenso.
Le ragazze erano infatti ignare dell’intricato utilizzo che Girls Around Me faceva dei propri dati: dopo varie segnalazioni, giunte in primis da Foursquare, l’app è stata bloccata per via delle grosse preoccupazioni sulla privacy che ha suscitato. Proprio Foursquare aveva dichiarato che «lo sviluppatore russo ha violato i termini per la programmazione di applicazioni che utilizzano la nostra interfaccia», mentre i vertici di Facebook si sono espressi a tal riguardo affermando che condurranno delle indagini per verificare il modo in cui l’app utilizzava i dati dei propri utenti. [...] CONTINUA


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La Google TV sta per arrivare in Europa


Stephane Labrousse, responsabile marketing per Sony France, lancia l’avviso: la Google TV sta per arrivare in Europa. Al momento i dettagli non sono ancora disponibili, ma il quadro appare chiaro: il concept che Google ha introdotto negli USA è pronto a fare un tentativo anche nel vecchio continente dopo non aver brillato particolarmente durante i primi passi sul mercato. L’esordio sarebbe stato fissato per il mese di settembre.
Due i dispositivi che Sony sarebbe pronta a proporre in Europa: un set-top box da 200 euro ed un dispositivi omologo dotato di lettore Blu Ray per un prezzo pari a 300 euro. Sony si è limitata ad affermare l’arrivo del dispositivo in Francia, ma Les Echos avrebbe anticipato l’estensione del progetto anche a Spagna, Germania e Regno Unito. Nessuna fonte fa riferimento all’Italia, per ora, il che sembra tener fuori il nostro paese dalla prima tornata di release. I set-top-box annunciati sono pensati per essere collegati al televisore trasformando di fatto lo schermo in un display per un dispositivo Android con tanto di contenuti, applicazioni e servizi made in Google. [...] CONTINUA


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lunedì 2 aprile 2012

EFF: siano liberati i dati dai server Megaupload


La Electronic Frontier Foundation intende difendere un utente per difendere un principio: difenderà un utente Megaupload, ma con il fine ultimo di difendere un’idea del diritto che colpisca sì gli illeciti, ma che al tempo stesso non ostacoli anche gli innocenti. Secondo la EFF per tutelare chi non ha colpe è sufficiente un piccolo gesto di buona volontà. E ne chiederà pertanto l’autorizzazione in sede legale.
Secondo la EFF, infatti, una volta chiuso Megaupload sarebbero vari gli utenti e le aziende che hanno visto i propri dati “sequestrati” dall’FBIFermare Megaupload, infatti, non significa soltanto fermare una ben nota bolla della pirateria internazionale, ma significa altresì togliere importanti dati del tutto legali dalla disponibilità dei legittimi proprietari. La fondazione ha portato avanti la propria richiesta fin dalla prima ora, ricordando come Megaupload vada fermato pur senza creare ostruzioni a quelle che sono le forme legali per cui veniva utilizzato. L’FBI ha finora fatto orecchie da mercante, ma nel giro di pochi giorni i server Megaupload (gestiti dalla Carpathia Hosting) potrebbero essere definitivamentespenti ed i dati, quindi, definitivamente perduti.
La EFF difenderà gli utenti difendendone uno in particolare, il cui nome diventerà pertanto il simbolo della battaglia intrapresa: la fondazione difenderà in tribunale Kyle Goodwin, titolare di una azienda che si è trovato nel giro di poche settimane con un crash alla memoria locale e con i server di backup remoto fermati dallFBI. L’ultima copia rimasta dei video utilizzati per la promozione della sua azienda sono insomma sui server della Carpathia Hosting e se nessuno interverrà nel breve periodo il danno sarà grave. Kyle Goodwin si professa utente senza macchia e vuole solo e soltanto avere indietro i propri file poiché vittima incolpevole delle attività pirata di Megaupload e dell’azione di forza operata dalle autorità USA sui server del gruppo. [...] CONTINUA


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