Sì, gli Anonymous possono rappresentare un pericolo concreto. Ad esprimere la sentenza è il direttore della National Security Agency, gen. Keith Alexander, il quale ha riferito in un meeting alla Casa Bianca tutta la propria preoccupazione per quel che potrebbe accadere in caso di attacco.
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I timori sono legati soprattutto alle reti di distribuzione dell’energia, asset strategici che potrebbero essere potenzialmente nel mirino di chi volesse portare avanti azioni di disturbo o dimostrative. Quelli che oggi sono dei piccoli DDoS, insomma, in futuro potrebbero essere qualcosa di molto più importante e pericoloso e la NSA intende mettere fin da subito le mani avanti.
Minori credenziali vengono invece riposte sulla possibilità per cui la “Legione” possa mettere knock-out i server su cui si basa il servizio DNS (un attacco di questo tipo porterebbe infatti ad affossare l’intera rete internet). L’attacco, denominato “Operation Global Blackout”, è stato preannunciato per il prossimo 31 marzo: prove tecniche che la NSA terrà a questo punto sotto stretta osservazione.
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