sabato 11 febbraio 2012

The Pirate Bay, tutto il database su 90 MB


The Pirate Bay, il famosissimo aggregatore di torrent, è passato dalla gestione dei file torrent dal proprio server ai più sicuri ed anonimi magnet link. Lo switch off, che dovrebbe concludersi entro la fine di febbraio, pensionerà definitivamente il vecchio sistema basato sui classici URL. La novità sostanziale apportata da questi magnet link è che, rispetto ai link classici, questi non contengono informazioni sulla destinazione di una risorsa, ma solo del contenuto del file, riducendo considerevolmete le dimensioni dei torrent. A questo punto toccherà poi al client, come BitTorrent o UTorrent, utilizzare i dati per localizzare il contenuto del file.

Il lifting che questo nuovo sistema apporterà al carico del sito è decisamente importante, al punto che tutti i magnet link dei torrent presenti sul database di The Pirate Bay, che sono ben 1.643.194, raggiungerano una dimensione di soli 90MB. Anche se la Baia ha dichiarato di gestire più di 4 milioni di torrent, molti sono condivisi con altri tracker e non è quindi indispensabile farne un backup intero.

Gli internauti che temono la scomparsa di The Pirate Bay, anche alla luce dei recenti avvenimenti legati al caso Megaupload e le nuove manovre legali dei governi come SOPA, PIPA e ACTA, possono teoricamente dormire sonni tranquilli. Con 90 MB a disposizione, un utente particolarmente allarmista potrebbe effettuare costantemente il backup del sito. Inoltre, visto che in molti paesi l’accesso alla Baia è stato bloccato, potranno nascere in maniera molto più rapida ed esponenziale i siti mirror, che consentano a tutti di poter usufruire di The Pirate Bay.

La sfida della Baia alle autorità è pertanto tecnologica prima ancora che legale. E pesa appena 90 MB.

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La CIA cade sotto i colpi degli Anonymous


In serata il sito della CIA è caduto sotto gli attacchi coordinati di un vasto gruppo di cracker: l’operazione è stata rivendicata dagli Anonymous, i quali tramite uno degli account Twitter ricollegati al gruppo hanno immediatamente annunciato il canonico “CIA TANGO DOWN”.
Gli Anonymous rivendicano l'attacco alla CIA



La notizia ha immediatamente creato forte scalpore ed ancora una volta l’obiettivo è stato pertanto raggiunto: gli Anonymous portano la propria battaglia sotto gli occhi dei media di tutto il mondo, dando seguito ai propri principi grazie alla forte eco raccolta dai propri raid punitivi.

La CIA è soltanto l’ultima delle vittime cadute sotto i colpi degli Anonymous. Sebbene la rivendicazione non indichi motivazioni specifiche a motivazione dell’attacco, appare chiaro il fatto che la CIA sia identificata tra le forze “del male” che il mondo occidentale utilizzerebbe contro la libertà dell’utenza. Nel caso specifico l’attacco rientra nel novero dell’operazione “FuckFBIFriday” e va interpretata nel corollario degli attacchi (DOJ, FBI ed altri) che hanno seguito la chiusura di Megaupload e l’arresto di Kim Dotcom. La battaglia contro SOPA, PIPA e ACTA è parte integrante dei principi che reggono le azioni del movimento, ed in ognuno di questi casi le autorità USA sono identificate come il nemico.

L’attacco, come in altri casi, è stato portato avanti tramite DDoS (Distribuited Denial of Service). Nel momento in cui pubblichiamo il sito è ancora offline dopo alcune ore dall’inizio delle operazioni e le autorità non hanno ancora diramato comunicazioni ufficiali in merito.

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Kodak, l’ultima fotografia

Kodak chiude i ponti con la produzione di macchine fotografiche e videocamere: l'impero crolla sotto la pressione del processo fallimentare.


Un’ultima fotografia e poi l’addio: Kodak ha annunciato che, in conseguenza del processo fallimentare a cui sta andando incontro, si trova costretta a dire addio al mercato che ha reso celebre il marchio in tutto il mondo. Fotocamere e videocamere sono soltanto un bel ricordo disseminato in miliardi di fotografie sparse nei cassetti e nelle cornici in tutto il mondo.
Spiega il gruppo con comunicato ufficiale:
Come risultato del proprio costante processo di revisione strategica e nell’intento di generare una profittabilità sostenibile mediante le proprie linee di prodotto di maggior rilievo, Eastman Kodak Company ha annunciato oggi l’intenzione di uscire gradualmente dal mercato dei dispositivi “capture” (tra cui fotocamere digitali, videocamere tascabili e cornici digitali), nella prima metà del 2012. Kodak amplierà però, il programma di “licensing” del proprio marchio, cercando nuovi licenziatari per le proprie fotocamere. In seguito a tale decisione, il settore consumer di Kodak includerà soluzioni di stampa fotografica a livello retail e online nonchè soluzioni di stampa inkjet desktop.
Oltre ad assicurare la prosecuzione dei servizi, delle garanzie e dei contratti in essere, Kodak comunica inoltre come parti del gruppo rimangano attualmente attive, snocciolando così i residui di un impero che si è sbriciolato sotto i colpi dell’innovazione e nell’incapacità di convertire i vecchi successi in nuove opportunità.
Kodak d’ora in poi sarà:
  • chioschi fotografici e drylab per la vendita al dettaglio
  • stampanti consumer a getto d’inchiostro
  • app per Facebook
  • Kodak Gallery
  • accessori e batterie per fotocamere Kodak già sul mercato
  • dispositivi tradizionali di acquisizione su pellicola e su carta fotografica

Social media, per sentirsi meglio


L’85% degli adulti che dispongono di una connessione ad Internet accede ai social network come un modo piacevole per trascorrere il tempo libero. Facebook e Twitter dunque vengono visti da gran parte dell’utenza come piattaforme che riescono ad offrire un’esperienza di tipo positivo, al di là della dipendenza che le stesse riescono anche a creare.

Pew Internet Research Center & American Life Project ha condotto un sondaggio mirato a comprendere quali siano gli effetti psicologici che i social network riescono a indurre in un utente. In base alle risposte degli intervistati, è emerso che Facebook è la piattaforma più popolare con l’87% degli utenti che trascorre il proprio tempo tra le pagine della creatura di Mark Zuckerberg, seguita da MySpace con una quota del 14%, LinkedIn con il 13% e Twitter con l’11% di utilizzo. Google+ non è stato invece menzionato.
Il 63% degli uomini iscritti alle piattaforme sociali è attivo, contro il 66% delle donne, soprattutto nella fascia tra i 18 e i 29 anni, seguita dai 30-49enni e dai 50-64enni.

Secondo quanto emerso con il report, Facebook e gli altri social media offrono più esperienze positive che negative e solo un piccolo campione degli intervistati (5%) ha identificato come sgradevole la propria esperienza sugli stessi. L’effetto maggiormente positivo offerto da tale tipo di piattaforme risiede più che altro nel fatto che riescono a far sentire l’utente meglio a livello psicologico. Chi vi accede, si sente meno solo ed è probabilmente per tale fattore che riescono a indurre quella sorta di dipendenza riscontrata in moltissimi casi.
Naturalmente non tutte le interazioni su Facebook, Twitter, LinkedIn e Twitter sono di tipo positivo, ma una bassa percentuali di utenti ha anche avuto esperienze negative nell’utilizzarli. Il 15% degli adulti intervistati ha interrotto un rapporto di amicizia a causa di un aggiornamento di stato, di un link o un’immagine condivisa, o ancora un commento pubblicato sui relativi profili. Il 12% ha invece letto qualcosa che ha portato a un confronto diretto faccia a faccia con l’altro utente; il 3% degli utenti ha avuto uno scontro fisico con un altro a causa dei social network; l’11% degli utenti ha avuto problemi con la propria famiglia e v’è anche chi ha subito un’azione crudele negli ultimi 12 mesi.
Certo, trattasi di una percentuale bassa, tuttavia è chiaro come qualche incidente si verifichi di tanto in tanto fruendo di tali piattaforme.

Eccoci Qua!!! Finalmente ho aperto il mio Blog!

Eccoci qua!! Oggi nasce il mio Blog, era da tempo che volevo crearne uno ma tra lavoro e studio non ne trovavo il tempo. In questo blog pubblicherò articoli che riguardano prevalentemente il mondo del web, dalle novità per la creazione di pagine web e dei servizi che le circondano, alle varie possibilità di poter guadagnare qualcosina con i programmi di affiliazione, banner ecc, e visto anche la mia passione per il Calcio e le mie collaborazioni con FIFA.com e Uefa.com inserirò anche articoli sul calcio, news sui tornei e tanto altro ancora.


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Quindi che dirvi di più, spero di poter pubblicare argomenti interessanti e che passiate parola per ad amici e conoscenti della nascita di questo blog, e oltre a tutto il resto attendo i vostri Post, commentate gli articoli con le vostre opinioni qualunque esse siano.


Spero di appassionarvi con i miei contenuti.


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