mercoledì 15 febbraio 2012

Le applicazioni per BlackBerry fanno guadagnare veramente

Ha scelto l’Europa, Amsterdam, per il suo primo keynote il nuovo Ceo di Rim, Thorsten Heins, tedesco di nascita che ha cercato di conquistarsi subito la platea dichiarando di sentirsi a casa nel Vecchio Continente. Il DevCon, l’incontro con gli sviluppatori su piattaforma BlackBerry, si è tenuto per la prima volta in Europa e non è certamente un caso.

Lo speech di Heins e, soprattutto, quello del responsabile delle relazioni con gli sviluppatori, Alec Saunders ha dato un assaggio del nuovo percorso comunicativo che l’azienda canadese ha bisogno di intraprendere per sperare di poter tornare ai fasti di un tempo nel Nuovo Mondo e per continuare a crescere in Europa e nei paesi emergenti.

L’azienda canadese dimostra di aver compreso perfettamente che, oltre ai prodotti, un ruolo fondamentale nella ripresa l’avrà l’ecosistema degli sviluppatori. Per questo c’è bisogno di comunicare, a loro, e al mercato qualche buona notizia.

Ai 2mila partecipanti Saunders ha dichiarato che il BlackBerry App World conta ora più di 60mila applicazioni, 3 volte tanto quanto ne contava un anno fa, anche se il divario con gli store di Android e iOS è ancora molto ampio.

E se l’App World ha registrato circa 2 miliardi di download in totale (174 milioni al mese e 6 al giorno), il market di Android per contro registra più di 11 miliardi di download in totale e l’iTunes App Store 15 miliardi. Ma le cose cambiano se si parla di profittabilità.

Secondo Saunders le applicazioni per BlackBerry generano circa il 40% di profitto rispetto a quelle per Android, questo perché nell’App World sono disponibili più applicazioni a pagamento rispetto al mercato Android. Il fatto, poi, di poter caricare il costo dell’applicazione sul conto telefonico, ha osservato Saunders, aiuta ulteriormente il business degli sviluppatori.

Ancora, secondo uno studio il 13% degli sviluppatori su BlackBerry hanno fatturato più di 100mila dollari derivanti dall’App World, una percentuale più alta rispetto alla concorrenza.

Oltre alle prospettive di guadagno anche un altro motivo potrebbe spingere gli sviluppatori a fare un pensierino alle nuove piattaforme PlayBook Os 2.0 e BlackBerry 10 e si chiama Qt. Rim ha annunciato che supporterà il framework di sviluppo che per anni è stato il pane quotidiano degli sviluppatori Nokia su piattaforma Symbian, Maemo e MeeGo.

Queste realtà in questo momento sono orfane e Rim gli strizza volentieri l’occhio, così come Microsoft. E i conti tornano: Rim pensa all’Europa, ex feudo di Nokia, come terreno fertile in cui attecchire, Microsoft permettendo.

A chiudere il cerchio c’è il fatto che sul nuovo sistema operativo per PlayBook, disponibile entro questo mese, potranno girare in emulazione applicativi Android fornendo agli sviluppatori un’ulteriore fonte di guadagno.

Infine, le applicazioni sviluppate nativamente per PlayBook 2.0 saranno compatibili per BlackBerry 10, in arrivo entro la fine dell’anno. Insomma, segnali di ripresa di fiducia da Rim, in attesa dei dati oggettivi sul venduto

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