venerdì 4 maggio 2012

Apple e Liquidmetal, un futuro molto lontano


Era giunto nelle ultime settimane in coda ai rumor circa l’iPhone 5, candidandosi come nuovo materiale scelto da Apple per fabbricarne il retro. In seguito sembrava potersi presentare anche a bordo dei prossimi MacBook. Così, però, non sarà, almeno secondo Atakan Peker: in un’intervista concessa a Business Insider, infatti, uno dei ricercatori che hanno contribuito alla nascita del cosiddetto Liquidmetal ha evidenziato come tutto lasci presagire l’arrivo sul mercato di prodotti della mela morsicata privi di tale tecnologia, in favore di soluzioni già adottate in passato o comunque non legate al Liquidmetal.
Di quest’ultimo Apple ha ottenuto pieni diritti d’uso a bordo di prodotti di consumo già nel 2010, ma da allora l’azienda ha preferito utilizzarlo con il contagocce, sperimentandolo esclusivamente nella fabbricazione del tool per la rimozione della scheda SIM nell’iPhone 3G. Al momento, secondo Peker, Apple non avrebbe quindi intenzione di lanciare sul mercato dispositivi dotati di case in Liquidmetal e non lo farà per i prossimi due anni, forse addirittura per i prossimi quattro.
La motivazione principale di tale ritardo, continua Peker, sarebbero i tempi necessari allo studio di un case da realizzare poi con tale lega, la quale offre la resistenza dell’alluminio e la semplicità di lavorazione della plastica: produrre un case unibody per MacBook usufruendo della suddetta tecnologia, infatti, richiederebbe tempi piuttosto lunghi, soprattutto a causa della necessità di riprogettare interamente un componente piuttosto delicato quale il case. Per tale motivo il gruppo di Cupertino potrebbe continuare la propria sperimentazione realizzando piccoli componenti in Liquidmetal, così da ottenere nuovi feedback dal mercato circa la bontà di tale materiale prima di affidarsi completamente ad esso per realizzare elementi essenziali dei propri prodotti. [...] CONTINUA


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giovedì 3 maggio 2012

Cerco Cucciolo maschio di Beagle


Sto cercando un cucciolo maschio di beagle, (zona piemonte se è possibile ma sono disposto anche a spostarmi più in la per andarlo a prendere) da regalare alla mia sorellina.... qualcuno sà darmi una mano a trovarlo???

martedì 24 aprile 2012

Trenitalia e i viaggi della speranza per i pendolari.

Ciao a tutti, volevo rendere partecipi tutti quello che ogni giorno tantissime persone sopportano facendo la vita da pendolare come faccio io. 
Tutti i giorni mi reco al lavoro utilizzando trenitalia per compiere la tratta Cuneo-Torino e immancabilmente ci sono problemi sulle linee.
 Il problema raramente si pone al mattino andando verso Torino ma alla sera quando uno dopo aver passato tutta la giornata al lavoro desidera solo arrivare alla proprio casetta. 


L'episodio più bello l'ho vissuto in prima persona qualche settimana fa, come al solito mi reco alla stazione di Porta Nuova per prendere il treno delle 18.35, arrivando in stazione con una decina di minuti in anticipo ho approfittato del 18.25 che non era ancora partito, prendo posto sul treno e mi metto comodo in attesa della partenza, arrivano le 18.30 e il treno era ancora in stazione, passa il capo treno e mi dice di stare tranquillo che hanno un piccolo problema alle porte che stanno sistemando e poi si parte, decido di aspettare e il 18.35 parte e noi siamo ancora fermi li.


 Alle 18.50 chiedo notizie al capotreno che mi ribadisce che tra poco partiamo, allora mi metto comodo e aspetto alle 18.55 passa il capo treno e ci dice tranquillamente che il treno era stato soppresso e di correre al primo binario che il treno delle 19.00 ci avrebbe aspettato, in 2 sec il caos tutti che correvano e io con loro, peccato che all'arrivo sul binario del treno delle 19.00 magicamente cosa succede??? Ci chiudono le porte e il treno parte, lasciandoci tutti li a piedi sul marciapiede obbligati così a prendere il treno delle 19.35.


Beh sono vergognosi e con poco rispetto nei confronti dei pendolari che ogni mese sborsano fior fior di soldini per abbonamenti per avere un servizio decisamente pessimo, quest'inverno avevamo pure la neve nelle carrozze, fate voi.
Si sa solo che gli abbonamenti aumentano sempre ma il servizio peggiora di continuo. trattamento pessimo anche da parte di alcuni elementi di trenitalia.

lunedì 23 aprile 2012

Samsung, countdown per il Galaxy S III (update)


“Destinazione tgeltaayehxnx”: così recita un cinguettio pubblicato sull’account ufficiale di Samsung nelle scorse ore, lanciando un messaggio in codice decifrabile in maniera piuttosto semplice. Trattasi di un’anagramma della frase “the next galaxy”, ovvero la prossima galassia verso la quale l’azienda sudcoreana intende guidare i propri utenti con l’arrivo del Galaxy S III.
In tal senso, l’anagramma pubblicato su Twitter non rappresenta soltanto una parola priva di significato, bensì un nome a dominio registrato dalla stessa società: collegandosi all’indirizzo tgeltaayehxnx.com è infatti possibile visualizzare una pagina contenente un conto alla rovescia giunto oramai agli sgoccioli, al termine del quale il gruppo promette di mostrare agli utenti il modo in cui intende modificare nuovamente il modo di vedere la “Galassia”, con un chiaro riferimento all’arrivo del terminale con il quale intende sfidare da vicino l’iPhone 4S di Apple. Ed il termine sta per scadere: il countdown si esaurirà alle ore 13, ora italiana, di oggi stesso. [...] CONTINUA


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giovedì 19 aprile 2012

Amazon lancia uno store per le app nel cloud


Il suo nome è AWS Marketplace ed è l’ultima novità lanciata da Amazon per monetizzare il più possibile i propri servizi nella nuvola: trattasi di un nuovo store virtuale che riprendere per grosse linee la veste grafica del tradizionale portale per l’e-commerce lanciato da Jeff Bezos, nel quale sarà possibile acquistare applicazioni. Gli utenti che usufruiscono dell’infrastruttura cloud di Amazon potranno dunque avere a disposizione un nuovo punto di riferimento ove reperire strumenti utili alla creazione delle proprie risorse ed attività online.
Il funzionamento dell’AWS Marketplace è piuttosto semplice: il database realizzato dal gigante del commercio elettronico conterrà al proprio interno esclusivamente applicazioni dedicate alla gestione di servizi Web, con categorie che vanno dallo sviluppo software alla gestione dei database, dal controllo all’analisi dei dati, passando per il monitoraggio delle attività, la gestione delle infrastrutture di rete, l’organizzazione di portali mediante CMS (anche open source come WordPress e Drupal) e svariati altri campi di applicazione.
Particolare attenzione è stata concessa inoltre alla creazione di risorse legate al commercio online, con software di CRM, e-commerce, collaborazione in Rete ed altre categorie pronti all’utilizzo. Per acquistare ciascuno di essi sarà sufficiente fare click sull’apposito pulsante, dopo di che sarà già possibile iniziare ad utilizzare quanto acquistato. I pagamenti verranno effettuati mediante la tradizionale fattura mensile di AWS, con costi che potranno variare a seconda del fornitore e che in genere saranno caratterizzati da tariffe per ora oppure per mese. [...] CONTINUA


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Sky.it, nuovo layout per puntare sul Web


Sky.it si rifà il look: il portale ufficiale della celebre emittente televisiva satellitare ha infatti subito una serie di cambiamenti volti a rivedere sia l’aspetto estetico che quello funzionale, rendendo più semplice la fruizione delle notizie messe a disposizione online. L’azienda guidata da Rupert Murdoch si conferma dunque nuovamente attenta al Web ed alla distribuzione di notizie non solo mediante i propri canali TV, bensì anche attraverso le pagine del proprio portale, divenuto uno dei punti di riferimento nel settore del giornalismo italiano.
A confermare la bontà del progetto online di Sky giungono i numeri relativi allo scorso mese, durate il quale Sky.it ha ricevuto circa 6.6 milioni di visitatori unici, con un incremento del 43 percento rispetto alle cifre registrate l’anno precedente, per un totale di 100 milioni di pagine viste (+49%). Il nuovo sito ha dunque l’obiettivo di venire incontro al bacino di utenza che quotidianamente si affida a Sky per aggiornarsi sulle notizie appartenenti ai più svariati argomenti, proponendo un layout più «moderno, leggero e funzionale» per favorire l’utilizzo dello stesso e l’accesso ai contenuti di maggiore rilievo.
La presenza online di Sky è inoltre favorita dalla politica di interazione con gli utenti mediante i social network varata dall’azienda, la quale ha permesso al gruppo di ottenere oltre mezzo milione di follower su Twitter per quanto concerne l’account @SkyTg24, 200 mila fan su Facebook e 360 mila follower su Twitter per l’account @SkySport. Sky, insomma, punta con decisione a catturare i propri utenti coinvolgendoli nella distribuzione di news mediante i servizi social messi a disposizione dal Web odierno, imponendo il proprio brand come uno dei più attivi nel campo del giornalismo made in Italy. [...] CONTINUA


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giovedì 12 aprile 2012

Google Currents arriva anche in Italia


Google ha annunciato che la propria applicazione Google Currents è da oggi disponibile in qualsiasi paese che abbia la possibilità di accedere a Google Play o App Store, dunque anche in Italia. Si tratta di una rivista dinamica online, tramite cui il colosso di Mountain View va a sfidare direttamente applicazioni di successo qualiFlipboardZite e Pulse.
Google Currents è infatti un’edicola personale ottimizzata per dispositivi con cuore Android e iOS che permette di sfogliare riviste online e altri contenuti di natura editoriale con un semplice tocco delle dita: l’utente potrà infatti cambiare pagina esattamente come se stesse sfogliando una rivista cartacea, dunque si parla di una fruibilità davvero semplice e alla portata di tutti.
Coloro che scaricheranno l’app su Google Play o App Store potranno scegliere le pubblicazioni che desiderano seguire, in via del tutto gratuita, nonché aggiungere feed RSS o stream pubblici di Google+ così da restare aggiornati su ciò che i contatti condividono sul social network di Mountain View, i feed che si stanno seguendo su Google Reader e i feed di video e fotografie caricate. Non manca la funzione Trends, che permette di avere un semplice accesso a nuovi contenuti scelti in base agli interessi di un utente.
In Italia le riviste sfogliabili online tramite la nuova applicazione di Google sono Adnkronos, Class Editori, Il Secolo XIX, Il Sole 24 Ore, La Stampa, MonRif e SportNetwork. [...] CONTINUA


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mercoledì 11 aprile 2012

Flashback, più di 600 mila i Mac infetti


Nonostante la patch di riparazione distribuita ieri da Apple, il malware Flashback sembra aver colpito più duramente del previsto gli utenti Mac. Un rapporto di Dr. Web, una società russa specializzata in antivirus, rende noto infatti che sarebbero più di 550.000 i Mac infetti dal trojan sfruttante una grave vulnerabilità Java, cifra che è stata poi aggiornata e rivista in salita a 600.000tramite un rapido update su Twitter. Sarebbero stati colpiti addirittura 274 Mac negli uffici Apple di Cupertino.
La notizia deve ancora essere confermata, ma secondo il rapporto la maggior parte dei sistemi infetti arriva dagli Stati Uniti con circa il 57% dei casi, seguiti dal Canada con il 20%. L’Italia pesa per lo 0,3% delle infezioni complessive. Il malware Flashback si fece “conoscere” lo scorso mese di settembre sotto forma di falso plug-in dedicato a Adobe Flash Player. Con il passare dei mesi il trojan è diventato sempre più complesso sfruttando alcune vulnerabilità nei client Java per browser.


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Mediaset si riprende il dominio perduto


Mediaset può esultare per la vittoria conseguita: il dominio mediaset.com torna all’azienda di Cologno Monzese, la quale potrà così porre rimedio alla dimenticanza che ha originato il disguido nelle settimane scorse:
La nona sezione del Tribunale Civile di Roma ha accolto il ricorso 1193/12 di Mediaset nei confronti della società Fenicius Llc imponendole di cessare l’uso del dominio la cui acquisizione, come dimostrato nel ricorso, “è stata compiuta con finalità di agganciamento del noto marchio Mediaset”.
La sentenza impone l’inibizione all’uso del dominio da parte della Fenicius Llc e 1000 euro di penale per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione del provvedimento.
Il gruppo può pertanto tornare a controllare il proprio dominio, ma non sembra volersi accontentare. Oltre ad impossessarsi della proprietà perduta, infatti, il Biscione punta il dito contro chi stava tentando di violarne il trademark, arrivando a mettere le mani sul marchio a causa di una semplice dimenticanza che per un attimo ha fatto abbassare la guardia al gruppo. Mediaset intende pertanto dare ora un significato più profondo alla propria battaglia e lo fa con un accorato comunicato stampa che dettaglia quanto accaduto. [...] CONTINUA 
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Lumia 900, Nokia offre 100 dollari di rimborso


Il debutto del Lumia 900 negli Stati Uniti è stato caratterizzato da un forte entusiasmo da parte dei clienti, accorsi nei pochi store aperti durante il primo giorno di vendite per toccare con mano il nuovo prodotto di punta della linea Nokia. Nello stesso tempo, però, molti dei primi acquirenti hanno riscontrato problemi nella ricezione del segnale del carrier AT&T, con l’impossibilità di utilizzare tale device per la navigazione in Rete in mobilità. Un problema, questo, per il quale Nokia fa ammenda, che correggerà a breve e per il quale offrirà inoltre un generoso sconto a tutti i nuovi clienti.
Chris Weber, responsabile Nokia negli Stati Uniti, ha infatti dichiarato che la problematica in questione non è in alcun modo legata alla componentistica hardware scelta dall’azienda finlandese per assemblare il Lumia 900, né tantomeno ad errori di trasmissione del segnale da parte di AT&T, nuovo partner di Nokia negli USA. Il tutto deriverebbe semplicemente da un errore di programmazione, in particolare da un bug presente nel sistema per la gestione della memoria, motivo per cui non sarà necessario sostituire tutte le unità distribuite fino ad oggi ma più semplicemente la società potrà fornire un update software per arginare il problema.
Nokia ha quindi evidenziato come dal prossimo 16 aprile sarà possibile effettuare il download di tale aggiornamento per installarlo sul proprio Lumia 900 ed allo stesso tempo verrà concessa l’opportunità di recarsi presso uno store AT&T per sostituire il proprio prodotto con uno già aggiornato. A tutti i clienti, sia che abbiano acquistato già il dispositivo, sia che lo acquisteranno entro il prossimo 21 aprile, verrà poi concesso un credito pari a 100 dollari, rendendo di fatto gratuito l’acquisto del Lumia 900 in abbonamento, attualmente vincolato ad un esborso economico di uguale misura al momento della consegna dello smartphone. [....] CONTINUA


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giovedì 5 aprile 2012

Apple, la prima azienda da 1 trilione di dollari?


Apple continua ad avere un enorme successo sul mercato dei dispositivi mobile con il nuovo iPad e con l’iPhone 4S. Proprio grazie alle vendite dello smartphone, ed in aggiunta agli ulteriori progetti che l’azienda intende portare sul mercato già entro fine anno, gli analisti prevedono che l’azienda di Cupertino possa raggiungere unacapitalizzazione di 1.000 miliardi di dollari entro il 2014.
Gene Munster di Piper Jaffray ha rettificato al rialzo le sue stime, prevedendo che entro la fine del trimestre Apple venderà 33 milioni di iPhone e ciò incrementerà il valore della azioni fino a 910 dollari nei prossimi 12 mesi. Secondo Munster, nel 2014 Apple diventerà la prima azienda a raggiungere una capitalizzazione di mercato pari a 1 trilione di dollari.
Attualmente il valore di capitalizzazione della Apple è di circa 577 miliardi di dollari. In che modo l’azienda riuscirà ad aumentare questa cifra nei prossimi due anni? Secondo gli analisti, la risposta è semplice: Apple continuerà a vincere sul mercato mobile, gli investitori acquisteranno le sue azioni, mentre i concorrenti vedranno ridurre i loro profitti. [...] CONTINUA


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Microsoft rilascia la beta di Bing Desktop


Senza nessuna comunicazione ufficiale a supporto del progetto, Microsoft ha rilasciato la versione beta del software Bing Desktop. Come di deduce dal nome, l’applicazione consente di portare sul desktop di Windows il famoso motore di ricerca, principale antagonista di Google. Bing Desktop può essere scaricato gratuitamente dal Microsoft Download Center.
Al termine dell’installazione, Bing Desktop mostrerà tre opzioni, una delle quali permette di impostare come sfondo del desktop di Windows 7 la cosiddetta “immagine del giorno” mostrata sulla home page di Bing. Oggi, ad esempio, è stata pubblicata la foto della farfalla (o sfinge) testa di morto nello stadio larvale. Una seconda opzione consente di scegliere MSN come pagina da visualizzare all’avvio di Internet Explorer. L’ultima opzione, invece, imposta Bing come motore di ricerca predefinito nel browser Microsoft.
Il box di ricerca di Bing Desktop viene visualizzato al centro dello schermo, ma cliccando con il tasto destro del mouse sull’icona nell’area di notifica si può scegliere di spostare il box nella parte alta. Quando non viene utilizzato dall’utente, il box scompare per non coprire le altre icone presenti sul desktop. Per iniziare una ricerca, basta spostare il mouse sulla zona occupata dal box. Verrà mostrato il bordo inferiore, sul quale bisogna cliccare per attivare il box stesso. In alternativa, si può utilizzare la scorciatoia da tastiera “Windows + H”. [...] CONTINUA 

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mercoledì 4 aprile 2012

CaptchaTrader, guadagnare riscrivendo codici Captcha


CaptchaTrader

http://captchatrader.com/users/refer/AndreaD84/


Paga a 1 euro su paypal e 5 su amazon.
consiste nel tradurre codici captcha, che saltano fuori continuamente.
Se ci si mette d'impegno il payout è raggiungibile anche in 1 gg.
Un pò noioso ma funzionante :) Da provare!!

PlayStation 4: l’annuncio prima della Xbox 720


Con PlayStation 4Sony è assolutamente intenzionata ad arrivare in anticipo sulla concorrenza diretta e fare in modo che non si verifichi più lo stesso errore fatto al lancio della generazione corrente, quando PS3 vide un debutto posticipato rispetto alla Xbox 360 e fece inizialmente fatica a farsi largo sul mercato.
La notizia non è ufficiale, ma fonti interne al colosso nipponico avrebbero comunicato a VG247 che Sony è certa di poter anticipare il rilascio della nuova Xbox, conosciuta finora come Xbox 720. Per tale motivo, PS4 – nome in codice Orbis – dovrebbe giungere nei negozi poco prima del Natale 2013, mentre gli sviluppatori più importanti sarebbero già in possesso dei primi kit di sviluppo e attenderebbero anzi il mese di giugno per partecipare a degli eventi speciali organizzati dal gruppo proprio nel tentativo di aggiornarli sulla nuova piattaforma. [...] CONTINUA
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Flashback, su Mac il pericolo arriva da Java


Una nuova variante del trojan Flashback sfrutta una vulnerabilità Java scoperta su sistemi Mac. Lo ha reso noto la società di sicurezza cibernetica F-Secure attraverso il suo blog. Flashback è un trojan che originariamente era stato distribuito tramite immagini erotiche o contenenti materiale politicamente offensivo. Per essere più efficace è stato poi aggiornato per apparire come una finta distribuzione di un plug-in di Adobe Flash Player.
Il malware nello specifico scarica il suo materiale da siti remoti creando una backdoor nel browser dell’utente attraverso la quale le informazioni dello stesso vengono inviate a server remoti. Le precedenti versioni del file infetto miravano in particolare a vecchie vulnerabilità Java (CVE-2011-3544 e CVE-2008-5353), che sono state poi riparate da aggiornamenti successivi. La situazione però è nuovamente peggiorata e questa volta coinvolge unicamente gli utenti Mac. [...] CONTINUA

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Faceskin, esce il social nuovo network di Claudio Cecchetto


C’è spazio per ulteriori social network? Claudio Cecchetto pensa di si, così come ai tempi delle sue innumerevoli iniziative nell’ambito della musica pensava che ci sarebbe stato ancora spazio per nuovi cantanti e nuove radio. La sua convinzione ha un nome che, al di là dei meriti e dei contenuti, si è già imposto facendo leva sul carisma del fondatore e sui nomi già coinvolti: nasce così Faceskin, il social network che, in assenza di una formula identificativa migliore, è oggi semplicemente francobollato come “il social network di Cecchetto”.
Ed è lo stesso Cecchetto a dare una prima lettura del progetto per esplicarne il significato: «In rete ci sono tanti “motori di ricerca” che, basandosi su algoritmi anche sofisticatissimi, aiutano le persone a cercare in internet i contenuti che desiderano. Non ho mai visto però un “motore di ricerche” (con la “e” finale) che velocizzasse la navigazione in rete, basandosi sull’algoritmo di ricerca più intelligente del mondo: l’uomo». Questa, quindi, la finalità ultima a cui Faceskin fa appello: «dare la possibilità di trovare con facilità la maggior parte delle informazioni che stiamo cercando, di organizzarle e condividerle, in modo che quanto già fatto da altri possa essere a disposizione di tutti».
Dichiaratamente una “Social Search Community“, insomma. Un’esperienza nasce senza uffici, sull’impronta della “Virtual Company” che fa leva su esperienze e canali comunicativi informatici per legare assieme le varie competenze. Il tutto improntato su tre assunti che vogliono essere i punti d’appoggio fondamentali del network:
  • Ricerca: «Faceskin permette di registrare i link dei tuoi siti preferiti mentre stai navigando, per poi metterli a disposizone di tutti gli iscritti»;
  • Organizza: «Con Faceskin puoi organizzare le tue ricerche, salvandole per argomento, in modo che sia successivamente più facile ritrovarle»;
  • Condividi: «Le ricerche che hai salvato, le web-list, saranno disponibili per tutti gli iscritti».

Come funziona Faceskin?? Scoprilo... [...] CONTINUA



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martedì 3 aprile 2012

Carte di credito, l’allarme rientra


Non si tratta ancora di un cessato allarme, ma il problema sembra comunque ridefinirsi: l’attacco cracker che rischiava di mettere in pericolo fino a 10 milioni di carte di credito in tutto il mondo vedrebbe circoscritta la portata della fuga dei dati ed a distanza di pochi giorni dall’incidente la questione sembra quantomeno essere chiara e definita.
L’attacco è avvenuto ai danni della Global Payments, piccolo gruppo statunitense responsabile dei processi di trasferimento del denaro tra le aziende ed i titolari delle carte di credito. VISA e Mastercard sono rimaste coinvolte dal problema e, pur professando la propria estraneità alle vulnerabilità, non hanno potuto che ammettere il rischio corrente per i propri utenti. La Global Payments ha tuttavia avvisato immediatamente i due gruppi, ha notificato quindi l”attacco pubblicamente ed ha infine definito la situazione a mano a mano che gli approfondimenti consentivano di fornire nuovi dati ufficiali.


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Girls Around Me espulso dall’App Store


I-Free Innovations è stato costretto a rimuovere da App Store l’applicazione Girls Around Me dopo che qualche ora fa Foursquare ha reso impossibile la geolocalizzazione delle ragazze proprio tramite l’app. Lo sviluppatore ha tentato di difendersi sul Wall Street Journal, ma sono in tanti ad aver sollevato dubbi sulla possibilità che l’app per iOS incoraggi lo stalking.
Girls Around Me consentiva di combinare i servizi di geolocalizzazione di Facebook e Foursquare: il primo consente di effettuare il check-in della propria posizione, mentre il social network di Mark Zuckerberg veniva utilizzato dall’app per trovare le ragazze vicine alla propria zona. Il software dello sviluppatore russo cercava i profili Facebook aperti, i check-in effettuati nelle vicinanze e mostrava agli uomini su Google Maps le indicazioni utili a raggiungere quelle ragazze, fattore che pare aver incoraggiato i ragazzi a contattare le donne nei dintorni senza che queste avessero fornito alcun consenso.
Le ragazze erano infatti ignare dell’intricato utilizzo che Girls Around Me faceva dei propri dati: dopo varie segnalazioni, giunte in primis da Foursquare, l’app è stata bloccata per via delle grosse preoccupazioni sulla privacy che ha suscitato. Proprio Foursquare aveva dichiarato che «lo sviluppatore russo ha violato i termini per la programmazione di applicazioni che utilizzano la nostra interfaccia», mentre i vertici di Facebook si sono espressi a tal riguardo affermando che condurranno delle indagini per verificare il modo in cui l’app utilizzava i dati dei propri utenti. [...] CONTINUA


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La Google TV sta per arrivare in Europa


Stephane Labrousse, responsabile marketing per Sony France, lancia l’avviso: la Google TV sta per arrivare in Europa. Al momento i dettagli non sono ancora disponibili, ma il quadro appare chiaro: il concept che Google ha introdotto negli USA è pronto a fare un tentativo anche nel vecchio continente dopo non aver brillato particolarmente durante i primi passi sul mercato. L’esordio sarebbe stato fissato per il mese di settembre.
Due i dispositivi che Sony sarebbe pronta a proporre in Europa: un set-top box da 200 euro ed un dispositivi omologo dotato di lettore Blu Ray per un prezzo pari a 300 euro. Sony si è limitata ad affermare l’arrivo del dispositivo in Francia, ma Les Echos avrebbe anticipato l’estensione del progetto anche a Spagna, Germania e Regno Unito. Nessuna fonte fa riferimento all’Italia, per ora, il che sembra tener fuori il nostro paese dalla prima tornata di release. I set-top-box annunciati sono pensati per essere collegati al televisore trasformando di fatto lo schermo in un display per un dispositivo Android con tanto di contenuti, applicazioni e servizi made in Google. [...] CONTINUA


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lunedì 2 aprile 2012

EFF: siano liberati i dati dai server Megaupload


La Electronic Frontier Foundation intende difendere un utente per difendere un principio: difenderà un utente Megaupload, ma con il fine ultimo di difendere un’idea del diritto che colpisca sì gli illeciti, ma che al tempo stesso non ostacoli anche gli innocenti. Secondo la EFF per tutelare chi non ha colpe è sufficiente un piccolo gesto di buona volontà. E ne chiederà pertanto l’autorizzazione in sede legale.
Secondo la EFF, infatti, una volta chiuso Megaupload sarebbero vari gli utenti e le aziende che hanno visto i propri dati “sequestrati” dall’FBIFermare Megaupload, infatti, non significa soltanto fermare una ben nota bolla della pirateria internazionale, ma significa altresì togliere importanti dati del tutto legali dalla disponibilità dei legittimi proprietari. La fondazione ha portato avanti la propria richiesta fin dalla prima ora, ricordando come Megaupload vada fermato pur senza creare ostruzioni a quelle che sono le forme legali per cui veniva utilizzato. L’FBI ha finora fatto orecchie da mercante, ma nel giro di pochi giorni i server Megaupload (gestiti dalla Carpathia Hosting) potrebbero essere definitivamentespenti ed i dati, quindi, definitivamente perduti.
La EFF difenderà gli utenti difendendone uno in particolare, il cui nome diventerà pertanto il simbolo della battaglia intrapresa: la fondazione difenderà in tribunale Kyle Goodwin, titolare di una azienda che si è trovato nel giro di poche settimane con un crash alla memoria locale e con i server di backup remoto fermati dallFBI. L’ultima copia rimasta dei video utilizzati per la promozione della sua azienda sono insomma sui server della Carpathia Hosting e se nessuno interverrà nel breve periodo il danno sarà grave. Kyle Goodwin si professa utente senza macchia e vuole solo e soltanto avere indietro i propri file poiché vittima incolpevole delle attività pirata di Megaupload e dell’azione di forza operata dalle autorità USA sui server del gruppo. [...] CONTINUA


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domenica 25 marzo 2012

Nuovo iPad: TIM, 3 Italia e Vodafone a confronto


Gran parte degli acquirenti di un nuovo tablet opta per l’opzione solo Wi-Fi e con ogni probabilità così sarà anche nel caso del nuovo iPad. I motivi sono evidenti: minor costo del dispositivo, mancanza di onere aggiuntivo per la connettività e la scelta di utilizzare il device come oggetto casalingo più che come vero assistente in mobilità (ove gli smartphone compiono già alla perfezione il loro dovere).
Chi invece sceglie di acquistare un dispositivo con modulo 3G (formalmente 4G, ma in realtà non ancora utilizzabile su questa base sul territorio europeo) decide di fatto di trasformare il tablet in un device portatile sempre connesso e sempre disponibile per qualsivoglia utilità. E deve sopportarne i costi relativi a fronte delle opportunità restituite da quella che è ad ogni effetto nuova modalità di interagire con la Rete (qualcosa che Tim Cook, CEO Apple, non esita a descrivere in ogni occasione utile come l’essenza dell’era post-PC).
Per questi ultimi la possibilità di scelta è duplice: accedere al dispositivo tramite una formula ad abbonamento, oppure acquistare un terminale bloccato a cui affiancare soluzioni di connettività “ricaricabili“? La prima opzione consente di ottenere un risparmio relativo sul lungo periodo poiché spalma su 30 mesi il costo del device (con tanto di sconto), ma al tempo stesso vincola al medesimo carrier l’intero percorso di vita del device. La seconda opzione implica maggiori libertà in funzione di un minor vincolo, ma il tutto ad un costo maggiore.

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